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lunedì 18 febbraio 2013

Superenalotto : in 2 anni perso il 50 % delle entrate..

Uno dei simboli del terzo millennio, il concorso che ha fatto per anni sognare gli italiani, ha ormai imboccato la strada dell'oblio. Il SuperEnalotto non tira piu' ed e' stato abbandonato dagli italiani. Questa e' la cruda realta' che esce dall'esame dei dati della raccolta del SuperEnalotto dalla sua nascita (3 dicembre 1997) ad oggi. Nel 2012 il SuperEnalotto, con il contributo del Win For Life, dell'Eurojackpot e del Si Vince Tutto, ha infatti raccolto giocate per appena 1.745 milioni di euro, un valore che rappresenta un vero e proprio crollo per il gioco visto che si tratta del piu' basso incasso di sempre. Appena due anni fa, nel 2010, il SuperEnalotto raccoglieva giocate per 3.524 milioni e quindi il gioco ha perso circa il 50% delle entrate in appena 24 mesi. Sarebbe riduttivo riportare tutto alla crisi economica che attraversa l'Italia perche' la maggior parte degli altri giochi non ha avuto un calo cosi' forte in cosi' poco tempo. E' vero che nel 2010, cosi' come nel 2009, ci fu il traino dei jackpot piu' alti di sempre in Italia, ma mai nella storia del concorso si era giocato cosi' poco come nel 2012. E che l'amore degli italiani per il SuperEnalotto fosse al capolinea lo aveva gia' dimostrato il jackpot di 95 milioni di euro messo in palio a maggio dello scorso anno e che raccolse una miseria di giocate (appena 20 milioni di combinazioni vennero puntate nel concorso che distribui' l'importante vincita, contro ad esempio 180 milioni di colonne giocate per altri jackpot multimilionari). Ed a nulla sono valsi i tentativi della Sisal per rianimare il settore dei giochi numerici. Lo scorso anno venne infatti varata la raccolta in Italia per l'Eurojackpot ed il Win for Life si fece in tre con i suoi nuovi vitalizi. Ma tutto cio' non e' bastato a risollevare il settore. E di questo la Sisal ha dovuto rendere conto ai Monopoli di Stato. Il Tar Lazio ha infatti nei giorni scorsi respinto il ricorso della Sisal in merito alla sanzione di 16,5 milioni di euro richiesta dai Monopoli di Stato per non aver rispettato la raccolta minima, come previsto dalla convenzione del SuperEnalotto, di 350 milioni di euro nel bimestre maggio-giugno 2011. La Sisal dovra' quindi pagare i 16,5 milioni di euro previsti come sanzione. Insomma delle serie piove sul bagnato. Il SuperEnalotto sta accusando l'anzianita' di servizio ed un vero mancato rinnovamento. I giocatori hanno ormai la percezione fisica che si tratti del gioco piu' difficile al mondo (per centrare il ''6'' c'e' una possibilita' su 620 milioni). Il settore dei giochi numerici sta anche diventando poco redditizio per l'Erario. Nonostante il SuperEnalotto sia il concorso con la piu' alta percentuale (circa il 50%) per l'Erario, nelle casse dello Stato finisce attualmente meno di un miliardo di euro all'anno, mentre negli anni passati si arrivo' anche a toccare gli 1,7 miliardi a favore dell'Erario. Ed il SuperEnalotto non piace nemmeno ai giovani, visto che la versione on line del concorso e' di fatto ignorata (la spesa mensile degli italiani e' di poco piu' di cinquecentomila euro contro, ad esempio, i 3,6 milioni spesi per il Bingo on line senza scomodare concorsi molto piu' ricchi come scommesse o poker). E la crisi dei giochi Sisal e' accentuata dal crollo delle giocate per il Win for Life, nato a fine 2009 con la grande novita' del primo vitalizio della storia in palio in un concorso italiano, per l'Eurojackpot e per il Si Vince Tutto. Insomma i giochi numerici hanno imboccato la via del Totocalcio, dove il punto di non ritorno e' stato superato da un pezzo (fonte Asca)